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venerdì 30 gennaio 2015

Cerca un lavoro


Inserisci una parola o una frase nel motore di ricerca qui sopra, troverai istantaneamente tutte le offerte disponibili, per il lavoro che stai cercando.

Puoi inserire la posizione lavorativa che desideri, seguita dal nome della tua città, oppure il nome dell'azienda per la quale vorresti lavorare, ruoli, mansioni, concorsi, casting per cinema o tv, ecc.

Buona Fortuna e Buona Ricerca!

venerdì 23 gennaio 2015

Aeroporti di Roma cerca: Addetti alla Sicurezza



E' stata avviata, per lo scalo di Fiumicino, la ricerca di addetti alla sicurezza che, in ottemperanza del DM 85/1999, effettuano il controllo dei passeggeri, dei bagagli a mano e dei bagagli da stiva.

I candidati ideali devono essere in possesso dei requisiti di seguito riportati:

  • Età compresa tra i 18 e i 32 anni;
  • Diploma di Scuola Media Superiore;
  • Fluente conoscenza della Lingua Inglese (che verrà testata attraverso 3 diverse prove);
  • Possesso della Patente di Categoria B.

Sarà considerato requisito preferenziale un’eventuale esperienza pregressa nel ruolo in contesti pubblici e complessi (aeroporti, centri commerciali, ospedali, ecc..).

Il contratto è a tempo determinato, con orario part time e con turnazione h24. La ricerca è estesa ad entrambi i sessi (D.Lgs 198/2006).

I candidati risultati idonei al processo selettivo, effettueranno una formazione obbligatoria legata alla certificazione come guardie particolari giurate della durata di 4 settimane.

Saranno presi in considerazione esclusivamente i curricula in linea con i requisiti.

Per inviare la propria candidatura basta accedere al sito ufficiale di Aeroporti di Roma e cliccare sul pulsante "Candidati", in basso a destra.


lunedì 19 gennaio 2015

Costruisci un’impresa con una T-Shirt


Si può iniziare con 1.000 euro come con 100mila. Si può avviare un’impresa vera e propria oppure si possono produrre solo 10 T-shirt, farle girare e vedere come va. Il business si presta a mille declinazioni
Intraprendere nel mondo delle T-shirt è sempre possibile. Anche in momenti economici non troppo favorevoli come quello che stiamo vivendo. Per questo Millionaire torna sul business più amato dai suoi lettori. «Per i giovani stilisti è il mezzo più facile per farsi conoscere, ma chiunque, anche senza grandi competenze tecniche può farlo» afferma Barbara Trebitsch (www.trebitsch.it), direttore dei corsi di master in Fashion Design della Domus Academy di Milano (www.domusacademy.it), partita dalle T-shirt per realizzare un’intera linea di abbigliamento.
«La T-shirt è la forma basica del vestire occidentale. Quando si è affermata nella moda, tutti i brand ne hanno intuito le enormi potenzialità commerciali: non ha problemi di taglia né di stagionalità (si vende tutto l’anno), è realizzata in un materiale confortevole, il jersey, ed è il capo più facile da personalizzare perché si presta bene alla stampa»
Tutti possono diventare imprenditori con una T-shirt, anche chi non ha un background di design.

Se hai un budget basso, punta sulla grafica

«Volevo realizzare T-shirt un po’ fashion, che rappresentassero il mio gusto personale» racconta Candy Bokungu, 26 anni, italiana nata da genitori congolesi, studentessa della Domus Academy di Milano (ndykabo.blogspot.com).
Non avevo i soldi per farlo. Per contenere i costi ho rinunciato al materiale e alla forma e ho puntato tutto sulla grafica. Ho trovato online un fornitore di T-shirt di cotone basico, di taglio maschile, e le ho fatte stampare con i miei disegni: si chiamano World puppets e sono personaggi il cui corpo è formato da bandiere di tanti Paesi diversi, che si uniscono in un abbraccio simbolico. Il messaggio è l’abbattimento delle barriere tra i popoli. Ho presentato le mie T-shirt l’anno scorso al Fuorisalone di Milano. Alcune delle stampe sono diventate quadri che sono stati venduti in una galleria online.

Stampi tu o stampo io? Facciamo due conti

Dove trovare le T-shirt in tinta unita e farle stampare? In Italia tanti sono i fornitori che realizzano stampe personalizzate, anche su piccoli quantitativi. La ricerca può partire da Internet, molti dei siti offrono anche preventivi online. Spiega Francesco Fiorito, titolare di Pubblicarrello (www.pubblicarrello.com):
La stampa serigrafica è quella con una superiore resistenza ai lavaggi e la più utilizzata nel settore moda, ma su piccole quantità risulta meno conveniente. Per stampare in serigrafia, infatti, occorre produrre i cosiddetti “impianti di stampa”, che costano circa 25 euro per ogni colore che si decide di usare, e questo ovviamente incide sul costo unitario delle magliette. Per piccole tirature la stampa più consigliata è quella digitale, quella cioè in cui i disegni vengono prima stampati su una pellicola sottilissima e poi fusi nel tessuto.

Le facce della personalizzazione

«Per distinguersi dalla concorrenza occorre puntare sulla personalizzazione: le idee che verranno fuori potrebbero essere fantastiche» afferma Barbara Trebitsch.
«Personalizzare significa apporre sui prodotti scritte e colori a scelta del cliente, ma anche progettare una costruzione nuova, una stampa o una decorazione particolare»
Così, nascono aziende come Strange fish (www.strange-fish.com), fondata da tre ragazzi pugliesi, cui si invia una foto e si riceve a domicilio per 29 euro una T-shirt con il disegno della propria immagine a fumetto, oppure come Colorised che offre pochi modelli di T-shirt sui quali il cliente appone una scritta a piacere. «Abbiamo creato un modello di T-shirt diverso rispetto alla classica forma a T: si chiama Ki-mono, ha un taglio asimmetrico e una banda laterale che è possibile personalizzare con una scritta, attraverso un tool presente nel sito» spiegano Silvia Fossati e Massimo Mòllica, fiorentini, 29 anni, titolari di Colorised. I due ragazzi hanno un ufficio e un piccolo magazzino a Firenze, e i loro fornitori sono tutti in loco, nella zona di Prato. «Acquistiamo piccoli quantitativi di T-shirt e li stampiamo quando ci arrivano gli ordini. Gli affari vanno bene, anche grazie all’interesse di aziende e associazioni che si rivolgono a noi per realizzare T-shirt per eventi particolari o da regalare ai clienti. Non ce lo aspettavamo, dato il prezzo relativamente elevato delle nostre T-shirt (da 38 euro). Oggi, a due anni dalla startup, siamo rientrati dall’investimento iniziale».

Punta su una nicchia

Dalla personalizzazione alle T-shirt preziose. C’è anche chi fa della decorazione il suo punto di forza. «La T-shirt per noi è come un quadro, che ha Milano come motivo di ispirazione» spiegano Silvia Altini e Francesca Colombo, 29 anni, ideatrici di www.pour-toi.it
Come funziona? «Realizziamo i disegni a mano su carta, poi li coloriamo con l’utilizzo di pastelli a cera, a olio o pennarelli. Infine li stampiamo sulle T-shirt con l’utilizzo di una pressa a caldo. I modelli di T-shirt li progettiamo noi e li facciamo realizzare da piccoli laboratori locali. Ci stiamo facendo conoscere con il passaparola. I prezzi vanno da 95 a 165 euro, ma anche i costi di produzione sono alti, da 35 a 60 euro».

Distribuisci sul Web

Il vero nodo per chi vuole intraprendere è costituito dalla distribuzione. «Se si vive in una grande città, è più facile farsi conoscere prendendo contatti con i negozi  dove vendere le proprie creazioni» continua la Trebitsch. «Tuttavia, non è il negozio la forma più efficace per distribuire le T-shirt, perché sempre meno persone vi entrano. Il modo migliore per farsi conoscere rimane il Web. Si può aprire un blog, una pagina su Facebook o un sito. Si può vendere le proprie T-shirt, senza la necessità di costituire subito un’impresa, su siti come www.merchline.com o www.tshirtstoreonline.com». Un’altra possibilità è aprire un negozio online a costo zero utilizzando Spreadshirt (www.spreadshirt.it). Il sito dà la possibilità di scegliere modelli e colori delle T-shirt, decidere che tipo di motivo stampare e scegliere la commissione che andrà a Spreadshirt.
«Cominciate a farvi conoscere con una piccola collezione, trovate i fornitori di magliette e stampe, promuovetevi sul Web. Se le vostre T-shirt piacciono, a quel punto fate la startup»
conclude Trebitsch.

I costi di una piccola produzione

  • da 8 a 10 euro, il costo di una produzione di 20 T-shirt con stampa serigrafica a due colori
  • da 3 a 5 euro, il costo delle T-shirt se ne verranno prodotte 100
  • 4mila euro, il costo per una macchina Flex e Flock, che stampa scritte adesive
  • 15mila euro, quanto può costare una macchina per la stampa serigrafica

Sono un “figlio di papà” ma mi impegno al 100%

Disegna i capi, tiene i rapporti con i fornitori, controlla la qualità. Gabriele Moratti, 33 anni, figlio dell’ex sindaco di Milano Letizia Moratti, lavorava in una banca d’affari ma pensava alla moda. Così, con l’amico Daniele Sirtori, fonda Redemption Choppers e vende online le sue T-shirt.
Come è nata l’idea?
Ci siamo ispirati al mondo delle sottoculture degli anni 70, quello della musica di Janis Joplin e dei Led Zeppelin. Ma abbiamo anche una passione per le motociclette. Volevamo delle T-shirt che sembrassero tatuaggi, e per realizzare i disegni ci siamo affidati a tatuatori famosi. Abbiamo chiesto loro di disegnare delle ali, perché quando si va in moto si immagina di volare.
Quali le difficoltà?
Il difficile è venuto quando è stato il momento di cercare i fornitori di tessuti, perché la ricerca di materiali è molto difficile ai non “addetti ai lavori”. Alla fine, siamo riusciti a trovare un tessuto molto bello. Le T-shirt costano 60 euro, ma il 50% dei ricavi delle vendite va a un ente di beneficenza.
È più facile per un figlio di papà?
Sì, lo è, perché mi fa dormire più sereno la notte. Ma non significa che i fornitori riservino a me condizioni più favorevoli che ad altri clienti. O che non metta il 100% in un progetto. Non voglio essere un marchio che nasce e muore nel giro di poco tempo. Abbiamo affrontato il costo vivo dei materiali, del sito e della promozione (che si riduce alle foto che abbiamo messo sul sito), ma ancora non facciamo pubblicità né abbiamo degli uffici.

«Ho inventato la T-shirt bio, ora cerco investitori»

Filippo De Martin, 38 anni, industrial designer di Vicenza, ha inventato una T-shirt usa e getta. «L’idea mi è venuta mentre ero in vacanza con i miei figli: dopo l’ennesima macchia mi sono chiesto come sarebbe stato avere una T-shirt da utilizzare e poi buttare via, come i fazzolettini di carta. La ricerca si è orientata verso fibre biodegradabili: la cellulosa ricavata dal legno e l’amido di mais». Tre anni di lavoro insieme a due soci (Nicola Monti, ingegnere tessile, e Lupo Rossi, titolare di un’azienda di abbigliamento), 300mila euro di autofinanziamento per la ricerca. Infine il risultato: un “non tessuto”, cioè un materiale ottenuto dall’intreccio delle fibre. De Martin fonda la Wear & Toss e deposita i brevetti per la sua invenzione. «Abbiamo realizzato i prototipi delle nostre T-shirt e fatto un piano industriale. Ora cerchiamo un investitore che possa lanciare il prodotto e produrlo. L’investimento ammonta intorno a 30 milioni di euro. «Ho automatizzato la fase di confezione delle T-shirt utilizzando tecniche che arrivano dalla cartotecnica: lo scopo è arrivare a produrre 80-100 capi al minuto, in modo da vendere le T-shirt a non più di due euro».

Due lezioni dagli Usa

Crea una community e fai business
Nel 2000 lo studente americano Jake Nickell partecipa a un concorso online per disegnare una T-shirt. Lo vince e conosce Jacob de Hart, un altro partecipante. Decidono di organizzare un contest, in cui però la maglietta vincitrice può essere realizzata e venduta. Nasce così Threadless, la più grande community del mondo di artisti che disegnano T-shirt. Chiunque può proporre il proprio disegno sul sito, dove è disponibile un template con tutte le dritte. Le idee sono votate dalla community, e quelle che ricevono più voti sono vendute sul sito a 18 dollari. Gli artisti “vincitori” (più di 300 all’anno) guadagnano 2mila dollari in contanti, un buono da 500 dollari per l’acquisto di T-shirt e 500 dollari ogni volta che si procede a una ristampa delle loro magliette. Threadless è stata fondata con 1.000 dollari e non ha mai fatto pubblicità, non si serve di designer professionisti e non ha una forza vendita né una distribuzione retail. Inoltre le sue T-shirt si vendono sempre perché è la stessa community a decidere quali produrre. Nel 2010 è stato pubblicato un libro, che ne ha celebrato 10 anni di attività.
Il caso scuola di Johnny Cupcake
Le business school americane se lo contendono per le sue lezioni su “come lanciare un’impresa con pochissimi soldi”. Businessweek lo ha nominato nel 2008 “il n. 1 dei giovani imprenditori”. Johnny Earle, 30 anni, è il fondatore del marchio di T-shirt multimilionario Johnny Cupcake (nel 2009 fatturava 4,5 milioni di dollari). Negli Stati Uniti è caso da manuale ma nel 2000, quando la sua storia imprenditoriale ha inizio, era un ragazzo qualunque. «Ho frequentato il college solo per pochi giorni e ho capito che non faceva per me. Così mi sono messo a lavorare come commesso in un negozio di musica a Boston. Un mio collega ha cominciato a chiamarmi “Johnny Cupcake” (il cupcake è una torta in miniatura), così un giorno ho disegnato un cupcake, l’ho stampato su una T-shirt e ho cominciato a indossarla al lavoro. Un sacco di gente mi chiedeva informazioni sulla maglietta e voleva che gliene procurassi una. Ne ho stampate altre, le vendevo sul cofano della mia Toyota. Ognuna mi costava 4 dollari, le rivendevo a 8». Johnny ha un gruppo musicale, vende le sue T-shirt a ogni concerto, ma anche i negozi cominciano a richiedergliele. Crea nuovi disegni, ma il cupcake rimane un elemento fisso: la Statua della libertà che innalza un cupcake, Marilyn Monroe con un neo a forma di cupcake, un cupcake con sotto le ossa incrociate (che diventerà il suo marchio). Poi si iscrive a un sito di vendita di T-shirt, il costo sale a 7 dollari, il prezzo 20. Johnny decide di lasciare il lavoro e avviare la sua azienda: nel 2002 apre il suo sito di e-commerce. Nel 2003 le sue spese di startup ammontano a 6.700 dollari, nel 2004 il primo negozio è in un garage della sua città, nel 2006 nella via più chic di Boston, poi a Los Angeles e l’anno scorso Londra. Oggi le sue T-shirt costano da 35 a 75 dollari.
Tiziana Tripepi

Fonte: http://millionaire.it/costruisci-unimpresa-con-una-t-shirt/


lunedì 12 gennaio 2015

Lavora in America con Disney


Cuochi, camerieri, hostess, venditori, baristi. Il Walt Disney World di Orlando, in Florida, cerca personale per i ristoranti italiani del parco divertimenti.

Il programma:

le offerte di lavoro rientrano nell'International Program at the Walt Disney Resort, un programma di scambi culturali che permette ai selezionati di vivere un’esperienza di lavoro in America nel settore della ristorazione.

Le selezioni:

avverranno a Roma e Milano nel mese di febbraio. Le partenze sono previste tra maggio e settembre 2015.

I requisiti:

per candidarsi, bisogna avere un’età non inferiore ai 18 anni, il passaporto, una buona conoscenza della lingua inglese e la disponibilità a vivere 12 mesi negli Stati Uniti.

Come candidarsi:

se sei interessato puoi inviare il tuo cv in inglese e una foto via email entro il 31 gennaio all’indirizzo:

wdw@internationalservices.fr e in copia a eures@provincia.milano.it

indicando in oggetto il riferimento “Italy F&B 15”.



Fonte: http://millionaire.it/lavoro-vola-in-america-con-disney/


domenica 11 gennaio 2015

Come aprire un'agenzia di servizi Web




Creazione e gestione di siti e portali, consulenza alle imprese in tema di internet, indicizzazione siti web, creazione e sviluppo di app, marketing, web 2.0 e molto altro ancora. Questo significa: aprire un'agenzia web! Investimenti, procedure e una storia vincente, in pochi minuti un'idea per mettersi in proprio.




sabato 10 gennaio 2015

Corsi di Formazione a Roma nel campo della Comunicazione e dello Spettacolo presso "Il Melograno"



Il Melograno nasce dall’idea di Alessio Mosca ed Alessandra Battaglia, due artisti di Roma che, con il tempo, si sono avvalsi della collaborazione di professionisti della formazione nel campo della comunicazione e dello spettacolo.

Credono nelle persone e nella naturale spinta alla crescita e al miglioramento personale, credono nella curiosità degli individui e nella voglia di conoscenza. Credono nell’etica del rispetto dell’uomo e della natura, credono nella creatività che porta ad immaginare e realizzare ogni progetto.

Per realizzare al meglio la loro missione hanno dato vita ad una rete di percorsi formativi completi, efficaci e stimolanti guidati da docenti eccellenti e di grande esperienza.

Presso il Melograno ogni momento di apprendimento e ogni lezione è essere sempre un tempo magico di crescita e sviluppo personale, un’esperienza che nutre ogni individuo, profondamente, sia a livello umano che professionale.

Alessio Mosca ed Alessandra Battaglia vi aiuteranno a realizzare i vostri obiettivi e a raggiungere il successo che meritate. E’ importante trovare risposte alle proprie domande e i corsi de il Melograno fanno proprio questo: forniscono risposte esaurienti alle vostre domande, alimentando il vostro sapere.

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Alessio Mosca
E’ laureato al D.A.M.S. dell’Università Roma Tre con il massimo dei voti. Inizia lo studio della recitazione con Pino Passalacqua, Daniela Petruzzi e Paolo Gattini. Decide da quel momento di approfondire i diversi metodi recitativi: Studia con Mamadou Dioume e Bruce Myers attori di Peter Brook. Approfondisce lo studio sul corpo con Roberta Carreri e Naira Gonzalez dell’Odin Teatret. 

Studia biomeccanica teatrale con Claudio Spadola e l’uso della maschera neutra ed espressiva con Andrzej Leparski. Con Massimo Bologna lavora su gestualità, voce ed espressività. Approfondisce la struttura drammaturgia, la composizione e la messa in scena del testo con Marco Baliani e Ascanio Celestini. Lavora come regista dirigendo spettacoli teatrali. E’ un esperto formatore teatrale e trainer di attori.

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Alessandra Battaglia
E’ laureata con il massimo dei voti al D.A.M.S. dell’Università Roma Tre. Diploma alla scuola di teatro triennale del teatro Dafne di Roma. Diploma di attrice e doppiatrice presso l’Associazione Nazionale Docenti dello Spettacolo. Attrice teatrale e cinematografica, esperta formatrice e trainer della voce e del doppiaggio conduce i corsi con una metodologia efficace da lei elaborata. Ha studiato inoltre con Mamadou Dioume, Mariangela Gualtieri, Claudio Spadola (biomeccanica), Massimo Bologna, Alfredo Colombaioni, canto e logopedia con la Prof.ssa Rita Stocchi, danza jazz presso la scuola di danza Tersicore di Roma. Docente presso l’Accademia Teatrale Europea e formatrice per i Corsi di Alta Formazione del Ministero degli Interni.

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Per maggiori informazioni sui corsi Corsi di Comunicazione (Corso di Dizione - Corso di Public Speaking) e sui Corsi di Recitazione (Adulti e Bambini) potete visitare il sito ufficiale www.melogranoarte.it


I Love Sweetmama

Gizy Bianchi è una cakedesigner, dopo anni di esperienza in Inghileterra ha aperto a Milano il suo laboratorio.

Da oltre 10 anni si dedica alla realizzazione di torte decorate a tema per ogni occasione, approfondendo sempre più la conoscenza di tecniche e materiali.




venerdì 9 gennaio 2015

Come aprire una Ludoteca!


Giocare, saltare, divertirsi e....fare business: voglio aprire una ludoteca! Investimenti, procedure e una storia vincente, in pochi minuti un'idea per mettersi in proprio.




giovedì 8 gennaio 2015

Agenzia cerca Babysitter a Roma



NONSOLOBABYSITTER agenzia qualificata cerca su Roma, entro il 31 gennaio 2015, babysitter (part-time full-time) con almeno due anni di esperienza e referenziate da inserire nel proprio staff.

Contattare via sms al numero 334 3753860



mercoledì 7 gennaio 2015

CP Europe srl, ricerca personale a Roma anche PRIMA esperienza


CP Europe è orgogliosa di sostenere, con le sue attività di Marketing e Promozione, lo sviluppo e la crescita di importanti realtà note sia a livello nazionale che internazionale.

Il lavoro di CP Europe consiste nella gestione di campagne mirate a veicolare i valori delle Organizzazioni rappresentate e a far conoscere i prodotti e i progetti in corso, aumentando così il loro parco clienti.

La massima onestà, trasparenza e professionalità che CP Europe mette da sempre in quello che fa, ha permesso all'azienda di conquistare una forte credibilità e fiducia nel mercato.


Il candidato ideale ha:

  • ottime doti comunicative;
  • propensione al lavoro a contatto con la clientela;
  • capacità di team working;
  • voglia di mettersi in gioco in un contesto giovane e dinamico;
  • età compresa preferibilmente tra i 20 e i 30 anni.

La società offre:

  • formazione gratuita e mirata nel settore commerciale;
  • riconoscimento del lavoro svolto in ottica fortemente meritocratica;
  • possibilità di crescita professionale;
  • attività lavorativa continuativa, regolarmente inquadrata e retribuita;
  • inizio immediato.

Per candidarsi compilare l'apposito form sul sito di HelpLavoro.


domenica 4 gennaio 2015

ARP spa ricerca Retail Operation Manager a Roma


La società A.R.P. Advanced Retail Project spa, opera nel settore della distribuzione retail con Marchi di alta gamma su tutti i canali di vendita, flagship stores, travel retail, department stores, outlet.

Solo dal contatto quotidiano con il cliente è possibile capire appieno le sue esigenze e quali siano le azioni migliori per la sua completa soddisfazione. Si possono così comprendere a fondo tutte le specificità e criticità delle location, segmentare e studiare maggiormente le varie tipologie di clientela.

Grazie a questa esperienza, A.R.P. è stata scelta quale principale partner per lo sviluppo dei punti vendita Ferrari Store. Assieme a questo prestigioso partner ha per prima testato e ottimizzato i vari format distributivi che sono stati poi implementati da Ferrari in tutto il mondo.

A.R.P. è stata inizialmente scelta da VF International per diffondere e far conoscere sul mercato italiano il marchio The North Face e per testare il format nel travel retail.

L'azienda ricerca per la sede di Roma un/a RETAIL OPERATION MANAGER che si occuperà, delle aperture dei punti vendita e della manutenzione degli stessi.

Le principali attività saranno:

  • Nuove aperture
  • Presentazioni ai potenziali partner dell azienda
  • Valutazione locations
  • Analisi e discussione dei Contratti di locazione/subconcessione/affitto di ramo d’azienda: revisione bozze, verifica dei contenuti con studi legali, distribuzione e archiviazione
  • Contratti di franchising: revisione bozze, distribuzione e archiviazione
  • Selezione fornitori e richieste preventivi
  • Progetto architettonico: coordinamento dei fornitori e verifica
  • Progetti esecutivi: coordinamento dei fornitori e verifica
  • Selezione fornitori e richiesta preventivi
  • Coordinamento per apertura con vari enti coinvolti (amministrazione, IT, segreteria, HR, acquisti)
  • Controllo esecuzione e tempi
  • Controllo finale e ritocchi post apertura
  • Manutenzioni
  • Ricerca fornitori
  • Definizione contratti di manutenzione periodica
  • Organizzazione interventi extra contratto
  • Monitoraggio e coordinamento attività di manutenzione

Il/la candidato/a, in possesso di una laurea ad indirizzo tecnico/economico, ha maturato un’esperienza di almeno 2/3 anni in ruolo analogo preferibilmente all’interno di aziende del settore retail, ha doti organizzative e di orientamento al risultato, capacità comunicative e gestionali.

Costituisce requisito indispensabile l’ottima conoscenza della lingua inglese.

I candidati interessati, di ambo i sessi, possono inviare un CV con autorizzazione al trattamento dei dati personali (L. 196/03) a


inserendo nell' OGGETTO "Retail Operation".

sabato 3 gennaio 2015

Hai un' auto e tempo libero? Guadagna con Uber!

Si chiama UberPOP, il servizio che permette a chi ha un'auto di trasportare passeggeri e guadagnare. 

L’idea è di Uber, il servizio di trasporto privato via App, ideato da Travis Kalanik, 40 anni. Presente in 46 Paesi del mondo (in Italia, a Genova, Roma, Torino e Milano), l’azienda ha oggi una valutazione di 15 miliardi di dollari.

Non senza polemiche: l’App ha attirato su di sé le critiche dei tassisti perché offre prezzi più bassi rispetto ai taxi tradizionali.

Puoi partecipare se…

  • Hai almeno 21 anni;
  • Hai la patente da almeno 1 anno con almeno 10 punti e nessuna sospensione;
  • Possiedi una vettura con almeno almeno 4 posti;
  • La tua vettura è stata immatricolata dal 2005 in poi;
  • Auto e assicurazione sono intestate a te o a un tuo famigliare tra: padre/madre, fratello/sorella, figlio/figlia, moglie/marito

Come inizi?

Uber ti darà un iPhone con l’applicazione autista uberPOP pre-installata. Potrai decidere tu quando vuoi renderti disponibile, senza obblighi minimi (il servizio è attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette).

Se entrerai a far parte del programma, ogni settimana riceverai l’importo delle passaggi effettuati attraverso un bonifico bancario sul tuo conto. Non ci sarà nessuno scambio di denaro fisico nella tua macchina, nessuna spesa fissa e costo mensile.

Il prezzo della corsa

Viene calcolato in base alla durata del viaggio a 0.49 centesimi al minuto. Il prezzo prevede una tariffa base di 2.50 euro. Il sito trattiene il 20% sul totale.

Come ti iscrivi?

Se vuoi far parte del programma, devi collegarti sul sito dell’azienda e registrarti come “driver”.


Fonte: http://millionaire.it/hai-un-auto-e-tempo-libero-guadagna-con-uber/


giovedì 1 gennaio 2015

La pecora nera


“C’era un paese dove erano tutti ladri. La notte ogni abitante usciva, coi grimaldelli e la lanterna cieca, e andava a scassinare la casa di un vicino. Rincasava all’alba, carico, e trovata la casa svaligiata. E così tutti vivevano in concordia e senza danno, poiché l’uno rubava all’altro, e questo a un altro ancora e così via, finché non si rubava a un ultimo che rubava al primo.

Il commercio in quel paese si praticava solo sotto forma d’imbroglio e da parte di chi vendeva e da parte di chi comprava. Il governo era un’associazione a delinquere ai danni dei sudditi, e i sudditi dal canto loro badavano solo a frodare il governo.

Così la vita proseguiva senza inciampi, e non c’erano né ricchi né poveri. Ora, non si sa come, accadde che nel paese di venisse a trovare un uomo onesto. La notte, invece di uscirsene col sacco e la lanterna, stava in casa a fumare e a leggere romanzi. Venivano i ladri, vedevano la luce accesa e non salivano. 

Questo fatto durò per un poco: poi bisognò fargli comprendere che se lui voleva vivere senza far niente, non era una buona ragione per non lasciar fare agli altri. Ogni notte che lui passava in casa, era una famiglia che non mangiava l’indomani. Di fronte a queste ragioni l’uomo onesto non poteva opporsi. Prese anche lui a uscire la sera per tornare all’alba, ma a rubare non ci andava. Onesto era, non c’era nulla da fare.

Andava fino al ponte e stava a veder passare l’acqua sotto. Tornava a casa, e la trovava svaligiata. In meno di una settimana l’uomo onesto si trovò senza un soldo, senza di che mangiare, con la casa vuota. Ma fin qui poco male, perché era colpa sua; il guaio era che da questo suo modo di fare ne nasceva tutto un cambiamento.

Perché lui si faceva rubare tutto e intanto non rubava a nessuno; così c’era sempre qualcuno che rincasando all’alba trovava la casa intatta: la casa che avrebbe dovuto svaligiare lui. Fatto sta che dopo un poco quelli che non venivano derubati si trovarono ad essere più ricchi degli altri e a non voler più rubare.

E, d’altronde, quelli che venivano per rubare in casa dell’uomo onesto la trovarono sempre vuota; così diventavano poveri. Intanto, quelli diventati ricchi presero l’abitudine anche loro di andare la notte sul punte, a veder l’acqua che passava sotto.

Questo aumentò lo scompiglio, perché ci furono molti altri che diventarono ricchi e molti altri che diventarono poveri. Ora, i ricchi videro che ad andare la notte sul punte, dopo un po’ sarebbero diventati poveri.

E pensarono: – Paghiamo dei poveri che vadano a rubare per conto nostro -. Si fecero i contratti, furono stabiliti i salari, le percentuali: naturalmente sempre ladri erano, e cercavano di ingannarsi gli uni con gli altri.

Ma, come succede, i ricchi diventavano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. C’erano dei ricchi così ricchi da non avere più bisogno di rubare per continuare a esser ricchi. Però se smettevano di rubare diventavano poveri perché i poveri li derubavano.

Allora pagarono i più poveri dei poveri per difendere la roba loro dagli altri poveri, e così istituirono la polizia, e costruirono le carceri.

In tal modo, già pochi anni dopo l’avvenimento dell’uomo onesto, non si parlava più di rubare o di esser derubati ma solo di ricchi e poveri; eppure erano sempre tutti ladri. Di onesti c’è stato solo quel tale, ed era morto subito, di fame”.

(Italo Calvino)